Tre volte l’anno, in date ufficiali e solenni, San Gennaro rinnova il suo legame con Napoli e il suo sangue viene esposto di fronte a migliaia di cittadini e fedeli. E ogni volta si spera che si sciolga. Nel sabato precedente la prima domenica di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre, accorrono in Cappella e nel Duomo per assistere al prodigio della liquefazione. D’altronde il culto di San Gennaro è sempre stato popolare, radicato nella cultura partenopea. I napoletani hanno un rapporto paritario con San Gennaro, e lo manifestano con un costante dialogo, in un rapporto tra pari, confidenziale. Il San Gennaro, pensaci tu! è un’invocazione che si ripete di fronte a preoccupazioni personali, paure collettive, eventi naturali e disastri. San Gennaro, tu mi conosci, se mi potessi fare la grazia, dice Massimo Troisi in uno dei suoi sketch più famosi. Lo invoca Nino Manfredi in Operazione San Gennaro e lo prega l’intera città che in lui vede un fratello a cui chiedere in caso di bisogno. L’espressione ‘San Gennaro, pensaci tu!‘ è un’invocazione che si ripete di fronte a preoccupazioni personali, paure collettive, eventi naturali e disastri. ‘San Gennaro, tu mi conosci, se mi potessi fare la grazia’, dice Massimo Troisi in uno dei suoi sketch più famosi. Lo invoca Nino Manfredi nel film ‘Operazione San Gennaro’, quando deve chiedergli il permesso di rubargli il tesoro; nella realtà della vita di ogni giorno, lo prega e lo invoca l’intera città che in lui vede un padre e un fratello a cui rivolgersi, nella certezza che il Santo non farà mai mancare il suo aiuto.
San Gennaro - Diocesi Napoli
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